Più veloci, più performanti, più fragili, più inutili
Un articolo interessante che ho letto sulle lavatrici
Un tempo le lavatrici avevano 3 manopole: numero di giri, temperatura, durata. Fine. Adesso fare i capi è diventato inutilmente complicato.
Qui in Finlandia litigo con una lavatrice che non mi fa selezionare ciò che voglio, ovvero bassi giri al minuto, lunga durata e basse temperature, per i delicati. Il produttore non l’ha contemplato, forse non indossava maglioni, non so. Devo scegliere se piegarmi ad alti giri al minuto oppure ad alte temperature.
Sicuramente il produttore avrà avuto le sue importanti ragioni statistiche e commerciali sul tipo di vestiti di oggi, sul mercato dei detersivi, ecc… Ma a me queste cose non importano, di fatto la mia libertà di scegliere come voglio lavare i capi è stata limitata rispetto al passato.
Lo stesso concetto si estende ad altri settori. Per esempio, quando oggi si compra una macchina nuova, non si acquista la macchina; si acquista il servizio della macchina. Supponiamo che io non voglio pagare per l’optional dei sedili riscaldati, perché magari vivo in Sicilia e non mi serve. Un tempo banalmente quell’optional non era inserito nella mia automobile; se non pago l’aria condizionata, non ho l’aria condizionata. Oggi l’optional viene comunque messo dentro l’automobile, semplicemente il computer di bordo non me lo fa utilizzare perché non ho pagato.
Sembra una follia ma è così: la mia macchina potrebbe riscaldare il sedile perché ha dentro il sistema per farlo; tuttavia il software, controllato dalla casa produttrice, mi impedisce di accenderlo. Questo perché io non sono proprietario al 100% della mia auto, ho acquistato dei servizi riguardanti la mia auto. Si è arrivati al limite che BMW dava questi servizi in abbonamento, per fortuna recentemente ha fatto un passo indietro (link).
Tramite il corso di “Antropologia della Tecnica” che sto seguendo al Politecnico ho scoperto che non sono l’unico a litigare con le lavatrici. Allego il link di un articolo interessante: sembra esserci un divario tra le magnifiche sorti e progressive dell’Intelligenza Artificiale e i bisogni normali, umani, basilari, essenziali dell’uomo.
Ecco l’articolo, vi invito a leggerlo: Elegia per una lavatrice, o ditirambo slow
P.s: alla fine ho lavato quei capi a mano.